Ingegneria dell'Ateneo tra gli ospiti d'onore alla conferenza mondiale Icmf

L’università di Udine, con Alfredo Soldati del Centro di Fluidodinamica, è la prima istituzione italiana invitata a relazionare al 7° Congresso

Il Rettore: «Un riconoscimento dell’eccellenza della ricerca
svolta dal nostro Ateneo anche in questo settore»

La ricerca e l’esperienza quasi ventennale del Centro interdipartimentale di fluidodinamica idraulica (Cifi) dell’università di Udine, indirizzata al miglioramento delle applicazioni industriali e ambientali, approdano con un prestigioso invito, ed è la prima volta per un’istituzione italiana, alla Conference on Multiphase Flow (Icmf), conferenza triennale cui partecipano ricercatori di fluidodinamica da tutto il mondo, organizzata quest’anno a Tampa in Florida (Usa) dal 31 maggio al 4 giugno. Alfredo Soldati, direttore del Cifi e docente di impianti chimici della facoltà di Ingegneria dell’ateneo di Udine, è stato infatti invitato a tenere una keynote lecture, ossia una presentazione su uno dei temi portanti della conferenza, frutto delle pubblicazioni del lavoro svolto a Udine dal gruppo di ricerca del Cifi, grazie a finanziamenti pubblici e privati.

La Conferenza, che dal 1992 viene organizzata ogni tre anni in un continente diverso, raduna quasi mille partecipanti da tutto il mondo. «L’invito a tenere una keynote lecture – sottolinea Soldati - è un onore e un riconoscimento degli anni di attività di ricerca del nostro gruppo, tanto più considerando che è la prima volta che è stato rivolto a un ricercatore che lavora in Italia». «Si tratta – dice il rettore Cristiana Compagno – di un riconoscimento dell’eccellenza raggiunta dall’università di Udine anche in questo campo, confermata inoltre dalle collaborazioni avviate in questo settore con alcune tra le maggiori industrie locali e dal sostegno che esso riceve da pubblici e privati. Un esempio che riassume lo spirito e la mission del nostro ateneo, di essere motore di sviluppo per il sistema territoriale, ponendo la ricerca al servizio del territorio e a beneficio dell’ambiente».

In particolare, la ricerca del Cifi (http://158.110.32.35) è indirizzata a migliorare le applicazioni industriali e ambientali, contribuendo a identificare fenomeni fondamentali della dinamica di particelle in flusso turbolento. «Infatti – spiega Soldati -, dalla formazione delle gocce di pioggia alla sedimentazione nelle regioni costiere, dalla depurazione di fiumi, alla combustione pulita, tutti questi processi hanno un denominatore comune: come si muove una particella in un fluido popolato da vortici».

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