Il 18 e 19 gennaio a Udine organizzate dal corso di dottorato dell’Ateneo friulano

Storia dell'arte: due giorni di conferenze a Palazzo Caiselli

Dal seicentesco progetto di Parigi “nuova Roma” all’opera di Manzù, dal Cinquecento veneto ai tessuti islamici delle corti persiane e indiane, dai codici greci del Salento alla critica d’arte di Ragghianti

Full immersion nella storia dell’arte all’Università di Udine. Mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio, dalle 15.30, a palazzo Caiselli a Udine (vicolo Florio 2), il dottorato in Storia dell’arte organizza una serie di conferenze tenute dai dottori di ricerca diplomati l’anno scorso.
 
Nella prima giornata (18 gennaio) il salone del Tiepolo ospiterà quattro interventi. Alle 15.30 Annalisa Avon, Parigi nuova Roma, illustrerà alcuni progetti seicenteschi dell’architetto e artista francese Charles Errard che intendeva fare di Parigi “una nuova Roma”; alle 16.15 Chiara Fabi, Il caso Manzù: aspetti e problemi di un’indagine monografica, parlerà dello scultore Giacomo Manzù e delle questioni legate a un’indagine monografica, che ancora manca, sul famoso artista. Seguiranno, alle 17 Renzo Fontana che affronterà il tema Artisti, eresia e inquisizione nel Cinquecento veneto, mentre alle 17.30 Elisa Gagliardi Mangilli spiegherà Differenze e similitudini nei tessuti islamici della corte persiana Safavide e di quella indiana Moghul, XVI e XVII secolo.
 
Le conferenze della seconda giornata (19 gennaio), presso la sala del Lampadario, saranno inaugurate da Roberta Durante che, alle 15.30, illustrerà una importante, ma finora trascurata, serie di Codici greci decorati e miniati del Salento: XII-XV secolo. Alle 16.15 Monica Naldi, Avvicinarsi a Carlo Ludovico Ragghianti: la critica d’arte come storia e processo, spiegherà come comprendere la metodologia critica di Ragghianti, ricostruendo, per la prima volta, la sua formazione giovanile. Infine, alle 17 Daniela Platania parlerà del Liber secreti: una fonte per la storia dell’arte del XV secolo tra est e ovest delle Alpi, mentre alle 17.30 Caterina Barbon illustrerà Il Liber exemplaribus herbarum manu pictis. Un repertorio fito-iconografico trasmesso negli erbari manoscritti illustrati realizzati in Italia settentrionale nei secoli XIV e X.
 
«Come di consueto – spiega la coordinatrice del corso di dottorato, Donata Levi – le conferenze inaugurano l’inizio dell’attività didattica del corso del 2012, ponendosi come ideale passaggio del testimone fra vecchia e nuova guardia e come viatico alle ricerche degli studiosi più giovani».

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