l ruolo dei fisici dell’Ateneo nella caccia alla “particella di Dio”
Il bosone di Higgs e l'Università di Udine, storia di una scoperta
Proiezione del documentario dell’Ateneo giovedì 20 dicembre,
alle 17, al cinema Visionario di Udine
Qual è la storia e l’importanza della scoperta del bosone di Higgs, la particella più misteriosa nella storia della fisica, l’elemento mancante della teoria che spiega nascita e composizione dell’universo? E qual è il ruolo svolto dagli scienziati dell’Università di Udine nel raggiungere questo traguardo epocale annunciato il 4 luglio scorso al Cern di Ginevra? Per spiegare con semplicità tutti i segreti della formidabile caccia alla “particella di Dio”, l’Ateneo friulano organizza giovedì 20 dicembre, dalle 17, nella sala Astra del Cinema Visionario di Udine l’evento pubblico intitolato “L’Università di Udine e il bosone di Higgs”.
Un “happening” scientifico-divulgativo, rivolto a tutta la cittadinanza, in cui i fisici dell’Università di Udine che hanno contribuito alla scoperta lavorando nel più grande acceleratore di particelle del mondo, l’LHC (Large Hadron Collider) di Ginevra, illustreranno l’importanza di quanto è avvenuto.
L’incontro sarà introdotto e coordinato dai fisici Marina Cobal e Carlo Del Papa, rispettivamente coordinatrice e fondatore del gruppo di lavoro dell’Ateneo che, all’interno della collaborazione internazionale Atlas, ha contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs.
Seguirà la proiezione del documentario “Gruppo Atlas Udine e bosone di Higgs. Storia di una scoperta” a cura di Carolina Laperchia, Pierangelo Gosparo e Sergio Rizzi dell’Università di Udine. Il documentario, di 35 minuti circa, racconta, attraverso interviste e immagini, il ruolo e il lavoro svolto a Ginevra dagli scienziati dell’Ateneo friulano alla ricerca dell’imprendibile bosone. Al termine, dialogo e confronto con il pubblico moderato dai fisici Carlo Del Papa e Mario Paolo Giordani.
