14 Maggio 2007
Affollato confronto tra sociologi ed economisti all’Università
Comunicare il valore sociale: una nuova cultura della relazione
Il rettore Honsell: «Didattica di qualità in crescita nel polo isontino»
«Il bilancio sociale, ma soprattutto il futuro della società, hanno bisogno di nuovi paradigmi e modi di pensare. Nella società moderna, non più concentrata sui beni materiali, diventa centrale l’elemento della relazione. Il concetto di fiducia è essenziale nelle relazioni, anche se è molto difficile da costruire. La società moderna ha imparato benissimo a produrre beni materiali, ma non ha ancora imparato a costruire e difendere la fiducia nelle relazioni. È necessario distinguere tra valore sociale, bilancio sociale e responsabilità sociale, che deve essere di tutti i soggetti chiamati a non ragionare più in termini di valore economico, ma appunto sociale». Così Elio Borgonovi dell’Università Bocconi di Milano ha riassunto l’intensa mattinata di lavori del convegno internazionale “Valore sociale e comunicazione. La rendicontazione meta-economica tra teoria e prassi” che si è tenuto a Palazzo Alvarez, promosso dall’Università degli Studi di Udine e organizzato dal Laboratorio di ricerca economica e manageriale (Larem) con il patrocinio della Provincia e del Comune di Gorizia. Un confronto ad ampio spettro sul tema della creazione, della misurazione e della comunicazione del valore sociale che ha visto la partecipazione di studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero. Grande soddisfazione per la riuscita del convegno è stata espressa dal rettore Furio Honsell che ha evidenziato come la didattica di qualità nel polo universitario isontino sia in continua crescita e si ponga al servizio del territorio, anche tramite l’attività portata avanti dal Larem diretto da Luca Brusati.
«Il convegno di oggi è dedicato a una tematica di impatto che in questi tempi è sempre più pressante. In sala, tra il pubblico – ha proseguito Honsell -, non ci sono solo studenti, ma anche rappresentanti del sistema pubblico e civile, a testimoniare l’attenzione che viene espressa al sistema-università sul territorio». All’incontro hanno portato il loro saluto il preside di Lingue Vincenzo Orioles, il direttore del Cego Mauro Pascolini, il presidente della commissione didattica unificata del corso di laurea in Relazioni Pubbliche Bernardo Cattarinussi, l’assessore agli affari internazionali della Provincia di Gorizia Marko Marinčič, l’assessore comunale ai lavori pubblici Bruno Crocetti, il presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia Nicolò Fornasir.
Numerosi gli interventi della sessione mattutina cui hanno partecipato Stefano Martelli (Università di Bologna), Giuseppe Marcon (Università Ca’ Foscari di Venezia), Francesco Pira e Cinzia Brunello (Università di Udine), Margaret Groeneveld (Università Bocconi e Cambridge University). «Se la comunicazione del valore sociale fino a poco tempo fa per le istituzioni era sentito come un dovere – ha evidenziato Pira - ora c’è una nuova cultura della comunicazione, fondata sul concetto di relazionalità consapevole. Il punto nodale è rendere l’efficienza e l’efficacia una realtà, in un contesto in cui si è sviluppata la consapevolezza che il cittadino è centrale ed è un cliente, ovvero in un quadro di relazione consapevole in cui il cittadino è protagonista». I lavori della sessione pomeridiana sono proseguiti con gli interventi di Andrea Garlatti (Università di Udine), Hiroko Kudo (Chuo University), Paolo Rondo Brovetto (Universität Klagenfurt), Riccardo Milano (Banca Etica), Marina Galluzzo (Comune di Udine) e la tavola rotonda su “La rendicontazione meta-economica tra logica del consenso e strumento per la gestione di organizzazioni complesse”.