Riconoscimenti dall’Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale

Diritto del lavoro, premiati due giovani studiosi del Dipartimento di Scienze giuridiche

A Massimiliano De Falco il premio, ex aequo, “Francesco Santoro Passarelli”, a Gianluca Picco la menzione speciale del premio “Massimo D’Antona”

L’Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Aidlass) ha premiato due giovani studiosi di diritto del lavoro del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine. Sono gli udinesi Massimiliano De Falco e Gianluca Picco che da diversi anni collaborano con la cattedra di Diritto del lavoro.

De Falco, assegnista di ricerca, ha vinto, ex aequo, il premio “Francesco Santoro Passarelli” per la miglior tesi di dottorato di ricerca in diritto del lavoro e della sicurezza sociale. Il suo elaborato è dedicato a “La misurazione del valore del welfare contrattuale. Una prospettiva di relazioni industriali”.

Picco, dottore di ricerca in diritto del lavoro all’Ateneo friulano, ha ricevuto, invece, la menzione speciale al premio “Massimo D’Antona” per la sua prima monografia intitolata “Il diritto sanzionatorio del lavoro”. Il riconoscimento, riservato alle migliori opere prime in diritto del lavoro, sindacale, della previdenza sociale, comparato ed eurounitario del lavoro, va ad aggiungersi al premio “Passarelli”, vinto nel 2023.

«Non posso che essere molto felice nel constatare che le ricerche di due nostri giovani sono state riconosciute e apprezzate dall’Aidlass – sottolinea la direttrice del dipartimento, Silvia Bolognini –. Si tratta di una ulteriore conferma di quanto sia solido e incisivo il gruppo di ricerca di Diritto del lavoro del nostro dipartimento – spiega Bolognini – che, a oggi, può contare sulla presenza di due professoresse ordinarie, Marina Brollo e Valeria Filì, una professoressa associata, Anna Zilli, una giovane ricercatrice in tenure track, Caterina Mazzanti, e un numero rilevante di giovani cultori della materia.

«In un momento storico in cui, purtroppo, il problema del precariato universitario è ancora molto lontano dall’essere risolto – evidenza la professoressa Bolognini –, riconoscimenti come i premi “Francesco Santoro Passarelli” e “Massimo D’Antona” acquistano un rilievo, se possibile, ancora maggiore. Essendo espressione dell’apprezzamento del lavoro dei giovani, fungono da incoraggiamento a non demordere. La speranza, di tutti noi, è che attraverso premi come questi – conclude la direttrice – si riesca anche a far comprendere che nel nostro Paese ci sono giovani capaci che meritano di essere accolti in ambito accademico con inquadramenti adeguati». (sg)

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