19 Ottobre 2005
Venerdì 21 ottobre alle 17.30 a Pordenone
Roberta Altin interverrà al convegno "Tutto il mondo è paese"
L’antropologa dell’università udinese ha condotto
diversi studi sulla realtà friulana
Ci sarà anche l’antropologa e docente dell’università di Udine, Roberta Altin al convegno “Tutto il mondo è paese” voluto dai Club femminili di Pordenone e appoggiato dal Comune di Pordenone in programma venerdì 21 ottobre alle 17.30 al Centro Formazione Pordenone. Il convegno sarà l’occasione per parlare della realtà provinciale caratterizzata sempre più da persone di origine diversa, che vivono e interagiscono, lavorano fianco a fianco nel mondo della scuola, della cultura e del lavoro, nel tempo libero e nello sport. Obiettivo dell’incontro, è dimostrare come attraverso la conoscenza delle diverse tradizioni, di riti, consuetudini e festività, si ritrovano quelle affinità che consentono di capire e raggiungere un’armonica convivenza.
I vari argomenti saranno illustrati da esperte di origine straniera, già da molti anni attivamente impegnate in città, nel lavoro e nel sociale. Ed è proprio su questo versante che l’antropologa dell’ateneo friulano ha condotto diversi studi, tra i quali una ricerca sul campo fra le comunità straniere immigrate residenti in provincia di Udine e Pordenone, in particolare fra i ghanesi, che rappresentano la seconda comunità straniera presente sul territorio pordenonese, indagando in particolare il ruolo che svolgono le tecnologie comunicative nei rapporti con la madre patria e le altre sedi di diaspora internazionale.
Una ricerca che è stata pubblicata con il titolo “L’identità mediata, Etnografia delle comunicazioni di diaspora: i ghanesi del Friuli Venezia Giulia”, edita da Forum. Il libro analizza il ruolo svolto dai mezzi di comunicazione nelle dinamiche di costruzione e negoziazione di un’identità di diaspora, tenendo conto della complessa rete di rapporti con la cultura d’origine, con la nuova cultura d’inserimento, con connazionali e altri immigrati. Con sguardo antropologico, Altin ha esaminato diverse tecnologie e prodotti culturali: il teatro popolare itinerante, il consumo televisivo, la fruizione e auto-produzione di videocassette, l’utilizzo di Internet e la pratica diffusa di fotografare e filmare vari rituali di passaggio, facendo il ritratto di una comunità di diaspora dove i materiali simbolici mediatici giocano un ruolo fondamentale.
I vari argomenti saranno illustrati da esperte di origine straniera, già da molti anni attivamente impegnate in città, nel lavoro e nel sociale. Ed è proprio su questo versante che l’antropologa dell’ateneo friulano ha condotto diversi studi, tra i quali una ricerca sul campo fra le comunità straniere immigrate residenti in provincia di Udine e Pordenone, in particolare fra i ghanesi, che rappresentano la seconda comunità straniera presente sul territorio pordenonese, indagando in particolare il ruolo che svolgono le tecnologie comunicative nei rapporti con la madre patria e le altre sedi di diaspora internazionale.
Una ricerca che è stata pubblicata con il titolo “L’identità mediata, Etnografia delle comunicazioni di diaspora: i ghanesi del Friuli Venezia Giulia”, edita da Forum. Il libro analizza il ruolo svolto dai mezzi di comunicazione nelle dinamiche di costruzione e negoziazione di un’identità di diaspora, tenendo conto della complessa rete di rapporti con la cultura d’origine, con la nuova cultura d’inserimento, con connazionali e altri immigrati. Con sguardo antropologico, Altin ha esaminato diverse tecnologie e prodotti culturali: il teatro popolare itinerante, il consumo televisivo, la fruizione e auto-produzione di videocassette, l’utilizzo di Internet e la pratica diffusa di fotografare e filmare vari rituali di passaggio, facendo il ritratto di una comunità di diaspora dove i materiali simbolici mediatici giocano un ruolo fondamentale.