Massimo dei voti e lode per la tesi della pordenonese Cristina Pasin

Comunicare l'Università, il caso innovativo dell'Ateneo Friulano

L'evoluzione da torri d'avorio e macchine burocratiche a soggetti attivi aperti all'esterno

Da gennaio lavora nell’Ufficio Comunicazione Istituzionale della Direzione dell’Area Science Park di Padriciano e, a soli 24 anni, ha centrato anche l’obiettivo del massimo dei voti con lode laureandosi in Relazioni Pubbliche d’impresa nella sede dell’Ateneo friulano a Gorizia. Cristina Pasin, originaria di Pordenone e ora residente a S. Lorenzo Isontino, è entrata nel mondo del lavoro prima ancora di terminare gli studi, coniugando efficacemente le nozioni apprese dai libri alla pratica lavorativa. Particolarmente attuale il tema scelto per il suo lavoro di ricerca, dedicato a “La comunicazione dell’università: strategie, strumenti e prospettive. Il caso dell’Università degli Studi di Udine”. «Il panorama della comunicazione delle università italiane si sta evolvendo verso forme nuove e più consapevoli – spiega la neo-dottoressa che ha discusso la tesi con il relatore Francesco Pira e la correlatrice Antonella Pocecco -, in linea con i profondi cambiamenti che stanno subendo in primis gli assetti organizzativi degli atenei. Da torri d’avorio dove si coltivavano saperi sconosciuti ai più, a macchine burocratiche soffocate da procedure troppo rigide, le università hanno intrapreso negli ultimi vent’anni la via della semplificazione amministrativa e dell’apertura verso l’esterno, fino ad assumere una configurazione che ricorda sempre più quella dell’azienda. Una struttura meno rigida unita ad ampi margini di autonomia, una visione di mercato, la presenza di una forte concorrenza, spingono infatti gli atenei a rivedere il proprio modus operandi e sviluppare il marketing e la comunicazione, come risposta alle esigenze incalzanti dei vari soggetti che animano il mercato dell’alta formazione».
 
«La tesi di Cristina Pasin – sottolinea il relatore Pira - rappresenta un pregevole lavoro particolarmente utile per chi gestisce i processi di comunicazione all’interno dell’università. Con grande coraggio, ma anche con competenza, ha saputo evidenziare le tante peculiarità che esistono e che sono presenti nella nostro Ateneo, relativamente alla comunicazione verso l’esterno, ma anche saputo stigmatizzare cosa occorre per migliorare i processi comunicativi. Ritengo che un importante passo avanti che sarà compiuto tra pochi mesi sarà quello dell’avvio della radio e della televisione web d’Ateneo. Una vera scommessa che permetterà all’Università di Udine di veicolare ulteriori contenuti». 
 
Per Pasin le università devono passare da una logica centrata sull’immagine, quindi sull’aspetto esteriore, a un approccio che cerca di trasmettere l’identità dell’ateneo e tenta, di conseguenza, di costruire una propria reputazione. «Il caso concreto dell’Università di Udine – spiega la neo-dottoressa - è rappresentativo di questa fase di transizione e sviluppo. L’Ateneo friulano ha investito molto sulla comunicazione e ha fatto dell’innovazione la propria vocazione, percorrendo sentieri nuovi e inesplorati e dimostrando di credere molto nella risorsa studenti, soprattutto dal punto di vista della qualità della vita universitaria». Oltre agli aspetti positivi, sono emerse però problematiche strutturali in una fase di transizione che necessita di ulteriori riforme ed evoluzioni. «La struttura organizzativa risulta troppo rigida – prosegue Pasin -, non è chiara la distribuzione dei compiti e manca un coordinamento complessivo causato anche dalla scarsa comunicazione interna tra uffici. Proprio dall’esigenza di migliorare i rapporti e favorire la collaborazione tra il personale prende forma il progetto di riassetto organizzativo promosso dalla Direzione amministrativa, che influirà anche sulla comunicazione con la riorganizzazione in un unico Centro».
 
Nel suo lavoro Cristina Pasin ha ripercorso l’iter legislativo che ha portato all’affermarsi della comunicazione pubblica nelle amministrazioni statali, inclusa quindi l’università, e ha approfondito, con interviste ai responsabili, le dinamiche interne dei tre uffici che attualmente si occupano di comunicazione a vari livelli nell’Ateneo friulano: l’Ufficio stampa per l’informazione, l’Urp per la comunicazione esterna e il Cist per la pubblicità e l’immagine dell’ateneo. La tesi presenta infine il progetto di riassetto organizzativo con l’intervista al direttore amministrativo dell’Università di Udine.

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