Consegnati i titoli ai 13 allievi che hanno concluso il percorso nel 2022-23

La Scuola Superiore festeggia vent’anni di attività e inaugura l’anno accademico

Sono 167 gli allievi diplomati finora. Operano con successo in tutto il mondo: Nasa, Google, Banca d’Italia, Parlamento europeo, fondano imprese innovative o si dedicano alla ricerca e all’insegnamento universitario

La cerimonia di inaugurazione

Lavorano con successo, in tutto il mondo: dall’Europa al Giappone agli Stati Uniti. Alla Nasa, l’ente aerospaziale americano, o in istituzioni nazionali e internazionali come la Banca d’Italia e il Parlamento europeo, o in giganti globali come Google ed Eni. Oppure sono diventati imprenditori innovatori in settori di frontiera. Altri hanno intrapreso la carriera accademica, diventando professori in Italia e all’estero, o quella di ricercatori in prestigiose istituzioni scientifiche. Sono alcuni dei profili professionali, e di vita, dei 167 allievi, provenienti da tutta Italia, formati in 20 anni di attività dalla Scuola superiore “di Toppo Wassermann” dell’Università di Udine, l’istituto di eccellenza dell’Ateneo. I due decenni di attività della Scuola e i suoi “super laureati” sono stati celebrati oggi all’inaugurazione dell’anno accademico 2023-24. Durante la cerimonia sono stati anche consegnati i titoli finali ai 13 allievi che hanno concluso il percorso di studi nell’anno accademico 2022-23.

LA SCUOLA

L’istituto, sostenuto da Fondazione Friuli e Regione Friuli Venezia Giulia, integra i corsi di laurea con percorsi di studio avanzati di carattere disciplinare e interdisciplinare suddivisi in due classi: umanistica e scientifico-economica. La Scuola superiore era stata prevista fin dal 1993 nello Statuto di autonomia dell’Università per potenziare il valore didattico e scientifico dell’Ateneo e il suo ruolo nello sviluppo del territorio.

GLI ALLIEVI DIPLOMATI

I 13 allievi che hanno concluso la Scuola nell’anno accademico 2022-2023 sono: Virginia Bernardis, Nicola Dal Cin, Emma Dal Mas, Alberto Dal Sasso, Micaela Misciagna, Filippo Pavan, Sara Rovida, Nicole Valeri, Riccardo Vida, Leonardo Ascoli, Lisa Martingano, Lorenzo Spadaccio, Sofia Tuzzi.

All’inaugurazione, oltre al rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, e al direttore della Scuola, Alberto Policriti, sono intervenuti: gli assessori alle finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, e all’istruzione, università e cultura del Comune di Udine, Federico Pirone; il direttore dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis), Pierpaolo Olla; il coordinatore del Polo “I Lincei per la Scuola” di Udine, Andrea Tabarroni; la rappresentante allievi, Martina Spollero; il presidente dell’Associazione Alumni della Scuola, Giacomo Alzetta.

La cerimonia ha visto anche l’intervento della psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj. Il musicologo Roberto Frisano ha quindi presentato un progetto della Scuola dedicato alle musiche tradizionali, quindi ha diretto il coro “Gilberto Pressacco” dell’Ateneo che ha eseguito alcuni canti tradizionali friulani e non.

I SALUTI E GLI INTERVENTI

«La nostra Scuola superiore – ha detto il rettore Roberto Pinton – è una fucina di talenti di cui andiamo particolarmente fieri per gli importanti traguardi professionali che riescono a ottenere in Italia e all’estero. In vent’anni di attività la Scuola, che offre percorsi formativi di eccellenza a studenti particolarmente motivati, ha formato giovani preparati, poliglotti, aperti al mondo e pronti a contribuire allo sviluppo della società e al nostro territorio, in particolare. Ciò conferma la grande attenzione che il nostro Ateneo pone nella costituzione di ambiti idonei a coniugare attività didattiche innovative con le attività sperimentali e di ricerca, dove possano svilupparsi proficue interazione tra gli studenti e i docenti e senso di comunità. Di questo – ha rimarcato il rettore – la Scuola superiore è l’esempio più significativo».

Per il direttore della Scuola, Alberto Policriti, «il sistema universitario italiano sta velocemente realizzando quanto sia importante disporre di uno strumento in grado di promuovere il talento, la qualità e la multidisciplinarietà nell’università pubblica. L'Università di Udine, con il sostegno della Fondazione Friuli, dell'ARDIS e della Regione, ha fatto propria questa esigenza già vent'anni fa. E vi ha dato seguito. La presenza all'interno del nostro Ateneo di una comunità aperta, multidisciplinare e culturalmente stimolante come la Scuola Superiore “di Toppo Wassermann” – ha evidenziato Policriti – è, a mio parere, una prova concreta della capacità dell’Accademia di cogliere i segnali che arrivano dall'esterno. Gli allievi, gli ex-allievi, i docenti della Superiore costituiscono una piccola ma importante comunità animata dallo stesso spirito, dinamico e sensibile ai cambiamenti in atto, che ha guidato e che guida la nostra Università».

«Avere una Scuola di eccellenza – ha sottolineato l’assessore all’istruzione, università e cultura del Comune di Udine, Federico Pirone – è un elemento di valore a livello nazionale e un punto di forza per la città e per l’intero territorio e noi saremo sempre al suo fianco».

«Dalla Scuola superiore esce il meglio di questo territorio – ha sostenuto l’assessore regionale alle finanze, Barbara Zilli – e la sua capacità di essere al passo con i tempi ci rende orgogliosi e porta lustro all’intero territorio».

Il direttore dell’Ardis, Pierpaolo Olla, ha sottolineato come «la velocità impressa ai cambiamenti della nostra Società richiede una Governance sempre più qualificata e preparata professionalmente al fine di garantire alle grandi trasformazioni in atto di mantenersi su di una corretta rotta. Il ruolo delle Università è quello di formare costantemente una classe dirigente adeguata a manovrare il timone per assicurare che i cambiamenti in corso avvengano responsabilmente e nel rispetto dei valori fondanti in termini civili, sociali, culturali ed economici del territorio e della comunità di persone che vi vive. La Scuola Superiore – ha evidenziato Olla –, proprio perché accoglie gli studenti meritevoli e maggiormente curiosi intellettualmente, ritengo abbia una sfida ancora maggiore da affrontare; quella di impegnarsi a garantire il concetto di Comunità tra i suoi allievi ed il territorio anche una volta terminato il percorso di studi accademici, mantenendo sempre viva la fiamma di quella curiosità che spinge a guardare sempre avanti per rendere il mondo che ci circonda un posto sempre migliore. In questo percorso, Ardis – ha concluso il direttore – sarà sempre accanto all’Università di Udine ed alla sua Scuola Superiore, sostenendone la crescita».

Il ruolo degli allievi, ha detto la loro rappresentante, Martina Spollero, «non è quello di serrarci tra le mura di una prigione dorata convincendo chi la vede dal di fuori che la sua è una percezione distorta, quanto – ha sottolineato – aprire il più possibile, attraverso la condivisione dei saperi, una finestra sulla nostra particolare realtà di studenti e studentesse della Scuola Superiore, mettendo a disposizione, a beneficio del maggior numero di fruitori possibili, i risultati che sono frutto della nostra dedizione e delle opportunità formative offerte dalla Scuola».

Il presidente dell’Associazione Alumni, Giacomo Alzetta, ha sottolineato «l’orgoglio di poter celebrare il ventesimo anno accademico della Scuola superiore e di portare la testimonianza dei risultati ottenuti dagli Alumni che vi hanno svolto i propri studi. Ormai – ha detto Alzetta – possiamo sicuramente affermare che la Scuola è un elemento storico di dell’Università di Udine e del panorama educativo friulano».

I LINCEI PER LA SCUOLA

Palazzo di Toppo Wassermann, la “casa” della Scuola Superiore, è anche sede del Polo udinese “I Lincei per la Scuola”. Costituito nel 2019 da Università di Udine e Fondazione Lincei, il Polo organizza corsi di aggiornamento e di approfondimento per insegnanti, specie delle zone più periferiche della regione, tenuti da docenti universitari. I corsi riguardano le materie fondamentali di italiano, sia lingua che letteratura, matematica e scienze, cui si aggiungono i corsi di cultura digitale e di filosofia.

«Il Polo di Udine – ha detto il coordinatore, Andrea Tabarroni – quest’anno inaugura una speciale collaborazione con il Liceo scientifico Marinelli di Udine, che è risultato tra i vincitori del bando ministeriale “Futura – La scuola per l’Italia di domani”, lanciato nell’ambito del Pnrr per progetti di sperimentazione formativa sui nuovi curricoli digitali. Sono quindi in fase di organizzazione ulteriori tre corsi dedicati rispettivamente all’utilizzo del cinema nella didattica, agli strumenti dell’intelligenza artificiale a scuola e al rapporto tra tecnologia e scuola primaria. Il tema del digitale costituisce quindi, e ben lo si comprende, un asse portante dell’esigenze di aggiornamento degli insegnanti, ad ogni livello».

OBIETTIVI DELLA SCUOLA

L’intento dell’istituto di eccellenza “di Toppo Wassermann” è quello di creare una comunità di allievi e docenti uniti nel progetto di approfondire conoscenze e competenze scientifiche e culturali. A questo scopo integra i normali corsi di laurea dell’Ateneo con percorsi di studio avanzati di carattere disciplinare e interdisciplinare, corsi di lingue, attività di laboratorio e seminari. È suddivisa in due classi: umanistica e scientifico-economica. Ogni anno sono ammessi per concorso una ventina di studenti meritevoli provenienti da tutta Italia, che usufruiscono di vitto e alloggio gratuiti e sono esonerati dalle tasse. Per conservare lo status di allievo è necessario mantenere alti standard nei risultati universitari. Dopo il conseguimento del titolo di dottore magistrale, agli allievi che completano il percorso viene riconosciuto il diploma di licenza, che è equiparato al master di secondo livello.

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