Ateneo leader per la resilienza: webinar mondiale con 14 Cattedre Unesco di Africa, Est Asiatico ed Europa
Intersettorialità e sostenibilità i temi al centro dei lavori
L'Università di Udine si afferma come leader internazionale nel campo della riduzione del rischio disastri e della resilienza. La Cattedra Unesco in “Sicurezza intersettoriale per la riduzione dei rischi di disastro e la resilienza” ha infatti riunito in un meeting online 14 delle 19 Cattedre mondiali che operano su questa tematica di ricerca. Il webinar su “Catalizzatori di resilienza: l’interazione tra educazione, scienza e cultura nella trasformazione della governance per costruire la resilienza ai disastri. Approfondimenti dalle Cattedre Unesco” ha evidenziato l’importanza dell’intersettorialità nella costruzione della resilienza. All’iniziativa hanno partecipato studiosi di Danimarca, Germania, Giappone, Grecia, Italia, Polonia, Sierra Leone, Slovenia, Regno Unito e Ungheria.
«Questa iniziativa – sottolinea il coordinatore scientifico, Stefano Grimaz, titolare della Cattedra Unesco dell’Ateneo friulano – è stata una proficua opportunità per generare stimoli per future collaborazioni e sinergie sul tema sempre più centrale della resilienza ai disastri, per il quale è necessario adottare un approccio fortemente intersettoriale».
Il capo dell’Unità per la riduzione dei rischi di disastro dell’Unesco, Soichiro Yasukawa, e la coordinatrice del programma Unitwin/Unesco Chairs, Inga Nichanian, hanno elogiato l’iniziativa e il «ruolo di leadership dell’Università di Udine nel promuovere la resilienza ai disastri, per lo sviluppo sostenibile». Entrambi hanno espresso apprezzamento per le proposte avanzate dalla Cattedra dell’Ateneo friulano, sottolineando l'importanza di mantenere attivo il dialogo e la condivisione di conoscenze su questi temi cruciali per il futuro del nostro pianeta».
L'evento rientra nel programma ResiliEnhance sviluppato dalla Cattedra Unesco udinese con l’Iniziativa centro europea e il Centro internazionale di scienze meccaniche e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.