13 Aprile 2007
“Ingenium 2007” torna mercoledì 18 in sala Ajace
Scenari e tecnologie della futura società dell'informazione
“Pervasive computing”, ovvero il miracolo dell’ubiquità
Luci e ombre delle tecnologie nella società dell’informazione. Il tema sarà al centro del dibattito aperto con la cittadinanza nel corso della seconda conferenza di “Ingenium 2007 – l’Università incontra la città. Le nuove frontiere dell’Ingegneria e dell’Architettura”, iniziativa promossa dalla facoltà di Ingegneria dell’università di Udine con l’obiettivo di far conoscere e discutere tematiche tecnico-scientifiche culturalmente stimolanti e di significativo impatto sociale. Appuntamento mercoledì 18 aprile dalle 20.30 nella sala Ajace del palazzo municipale di Udine con l’intervento di Antonio Abramo, docente di elettronica, dal titolo “Pervasive computing, ovvero il miracolo dell’ubiquità: scenari e tecnologie per la futura società dell’informazione”.
L’evoluzione tecnologica nel campo delle discipline elettroniche, informatiche e delle telecomunicazioni sta avendo profonde ripercussioni sull’uomo e sulle società occidentali, con una crescita così marcata da far ritenere ormai prossima la diffusione capillare di servizi fino a oggi inimmaginabili. «Tutela dell’anziano, tele-medicina personalizzata, gestione e supervisione del rischio in ambiente ospedaliero, gestione delle emergenze. Sono questi – afferma Abramo - gli scenari di maggiore impatto sociale, che coniugheranno efficacia ed efficienza. A essi si aggiungono la tracciabilità delle merci, sia in ambito industriale che dei trasporti e nella grande distribuzione, la domotica e la vasta categoria di servizi Context Aware».
In un mondo nel quale “dove e quando” non saranno più un ostacolo, quali saranno i miraggi proposti dai creatori di veri e falsi bisogni? «E` il difficile equilibrio – dice Abramo - tra i modelli Customer-driven e Technology-push, cioè tra i bisogni che originano dagli utilizzatori e ciò che la tecnologia induce a considerare come tali. Ad ogni modo una sfida tecnologica già iniziata, dalla quale sarà difficile restare fuori, pena l’esclusione dagli assetti tecnologici internazionali». La conferenza-dibattito cercherà anche di dare una risposta a queste e ad altre domande.