Nell’ambito di un programma intensivo con l’Università Cadi Ayyad

Viaggio studio a Marrakech per gli studenti del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società

Dei corsi di Letterature francofone del mondo arabo, Letteratura francese, Lingua e cultura araba ed Elementi di cultura araba

Viaggio studio in Marocco per un gruppo di studenti e docenti dell’Università di Udine. Gli studenti appartengono ai corsi di Letterature francofone del mondo arabo, Letteratura francese, Lingua e cultura araba, Elementi di cultura araba delle lauree in Lingue e letterature straniere e in Mediazione culturale, e delle lauree magistrali in Lingue e letterature europee ed extraeuropee e in Traduzione e mediazione culturale. Il gruppo del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL) era accompagnato dai docenti organizzatori Federico Salvaggio e Francesca Todesco.

L’iniziativa di incontro e scambio scientifico e culturale ha riguardato la città di Marrakech e l’Università Cadi Ayyad (UCA). La visita ha unito i dipartimenti DILL dell’Ateneo friulano e Lerma di UCA, impegnati congiuntamente in un programma interdisciplinare intensivo di seminari e lezioni e nell’organizzazione di visite ed escursioni di rilevanza storica, artistica e patrimoniale. Il programma ha avuto come tema “Il Marocco e il Mediterraneo, luogo di incontro di popoli, lingue, culture e pratiche letterarie”

«Le lezioni dei docenti dell’Università che ci ha ospitato – spiega Todesco, docente di Letteratura francese e francofona – si sono intrecciate ai nostri interventi, riempendo densamente la prima parte delle giornate. Una mattinata di lezioni sulle origini e l’evoluzione della letteratura magrebina di lingua francese, analizzata nella sua innovatività e nel suo spirito d’avanguardia anche in un animato dibattito, si è alternata ad un ricco seminario sul plurilinguismo, la traduzione e la sfida dell’insegnamento dell’arabo contemporaneo. E l’attenzione al patrimonio locale, che la ricchezza della Place Jema El- Fna, così come la Médina e i giardini storici, sintetizzano nel loro sorprendente amalgama di storia e tradizioni, si è concretizzata in altre lezioni, completate da parallele e puntuali visite accompagnate. Il tutto nella cornice di una calorosa accoglienza mediterranea che ha aperto uno spazio anche a interessanti interventi sul multilinguismo marocchino in Italia e sulle variazioni dialettali italiane».

Per Salvaggio, docente di Lingua e cultura araba, «le visite sul campo, sotto la guida esperta delle dottorande e dei dottorandi dell’Università Cadi Ayyad ci hanno permesso di avventurarci tra i vicoli della Médina di Marrakech alla scoperta del suo ricco patrimonio monumentale, materiale e immateriale e della sua secolare tradizione culinaria. Un’escursione di un giorno ci ha poi condotti, attraverso le foreste di argan, da Marrakech alla costa atlantica all’esplorazione della casba fortificata di Essaouira dove ogni pietra racconta le mille e una storia delle tante popolazioni i cui destini si sono intrecciati in quei luoghi: fenici, berberi, arabi, ebrei, francesi, portoghesi e tanti altri. Un’esperienza unica che ci ha lasciato tutti e tutte, discenti e docenti, con un gran desiderio di tornare al più presto a Marrakech per approfondire la conoscenza della regione e per riabbracciare le nostre colleghe e i nostri colleghi con i quali si è creato non solo un proficuo rapporto di collaborazione accademica, ma soprattutto un profondo legame di amicizia».

Un atelier collettivo ha infine riunito gli studenti coinvolti in questa settimana di apprendimenti e conoscenze attorno al direttore del “Laboratoire des études sur les ressources, mobilité et attractivité”, Saïd Boujrouf, ai due docenti organizzatori e a Roberto Dapit, docente di Lingua e letteratura slovena, che nel 2015 ha avviato la collaborazione con l'Università Cadi Ayyad e da allora ha contribuito alla realizzazione di diverse iniziative accademiche con l'ateneo marocchino.

«Il bilancio della visita – sottolineano Todesco e Salvaggio – si è tradotto in un’espressione sincera di soddisfazione e una promessa condivisa ed entusiasta di nuove e più ampie possibilità di scambio e arricchimento reciproco».

L’iniziativa si è svolta nell’ambito del “Piano operativo internazionalizzazione” dell’Ateneo ed è stata sostenuta da un cofinanziamento del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (DILL). Uno speciale e doveroso ringraziamento va alla direttrice del Dipartimento, Fabiana Fusco, al preside della Faculté de Lettres et des Sciences Humaines della Università Cadi Ayyad, Abdeljalil Lokrifa, ai professori Mohammed El Aklaa e Fatima Gebrati dell’Ateneo magrebino e ai colleghi del Dipartimento, Gianluca Baldo e Paolo Lorusso che hanno arricchito l’iniziativa attraverso i loro seminari.

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