Venerdì 4 marzo i risultati dell’indagine svolta nell’Ateneo friulano
Violenze di genere nelle Università, Udine collabora al progetto di ricerca europeo
Lo studio coinvolge 5 Paesi, colmerà un vuoto conoscitivo sul tema
e permetterà di impostare progetti di prevenzione e sostegno
Vi è anche l’università di Udine tra gli atenei che partecipano al progetto triennale finanziato dall’Unione europea “Gender-based violence, stalking and fear of crime”, dedicato allo studio delle violenze di genere contro le donne nelle Università. L’obiettivo è acquisire maggiori conoscenze relativamente alle esperienze o episodi di violenza che possono subire le studentesse e di poter quindi suggerire la messa in atto di misure preventive e di supporto appropriate. Coordinato dalla tedesca università Ruhr di Bochum (www.gendercrime.eu), al progetto partecipano atenei di cinque Paesi: Inghilterra, Italia, Polonia e Germania. All’Università di Udine il sondaggio ha indagato i contesti e le circostanze relative a eventuali molestie, minacce e violenze sessuali subite da studenti, nel tentativo di individuare eventuali connessioni tra tali episodi e l’ambiente di studio.
Il progetto “Gender-based violence, stalking and fear of crime” «rappresenta – sottolinea Marina Brollo, delegata per le Pari opportunità e referente dell’attività di monitoraggio e ricerca per l’ateneo di Udine - un importante passo sul fronte della conoscenza sulla vittimizzazione sessuale nell’Unione europea, che a oggi risulta, di fatto, frammentaria, essendo basata su statistiche che descrivono soltanto i casi denunciati e registrati dalle forze dell’ordine». I dati raccolti ed elaborati nelle università coinvolte «sono un primo passo – dice Brollo – per colmare una mancanza di ricerca scientifica su questo argomento. Lo studio fornirà dati importanti sulla tipologia di violenza contro le donne, che permetteranno poi di progettare nei luoghi di studio e lavoro un programma preventivo e di mettere a punto adeguate misure di sostegno per le studentesse e le donne vittime di violenze».
In particolare, l’indagine udinese ha coinvolto 496 studenti iscritti a tutte le facoltà, distribuiti equamente in base all’anzianità di iscrizione. Dalle risposte emerge una maggiore sensibilità delle ragazze rispetto alla questione della violenza di genere. Dai questionari, inoltre, si evince come gli ambienti universitari di Udine siano percepiti come luoghi sicuri e che il contesto di eventuali situazioni moleste non è, per lo più, legato all’ambiente degli studi, ma in spazi pubblici esterni non di pertinenza universitaria o al telefono, ed è imputabile all’opera di persone sconosciute.
Il 68,72% dei rispondenti dichiara di non aver mai o raramente vissuto molestie e o attenzioni sessuali. Quanto al livello di sicurezza percepito nelle diverse strutture - aule, biblioteche, uffici, mensa e corridoi - la maggioranza degli intervistati si sentono molto sicuri in tutti gli spazi interni e abbastanza sicuri negli spazi esterni e nei parcheggi; il livello di sicurezza percepito cala lievemente soltanto qualora gli studenti si trovino in prossimità delle strutture universitarie e nelle ore serali.
I risultati completi dell’indagine saranno presentati da Laura Rizzi, ricercatrice di econometria dell’ateneo di Udine, venerdì 4 marzo dalle 14.30 nell’aula 1 di via Tomadini 30 a Udine nell’ambito dell’incontro “Azioni positive e quote rosa (per varcare la soglia?)” organizzato in occasione della “Giornata internazionale dei diritti della donna” dal Comitato per le pari opportunità dell’Ateneo, Regione FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità e Commissione per le pari opportunità del Comune di Udine.