Partnership tra l’Università di Udine e il Comitato di San Floriano

Mostra internazionale “Padri e figli” a Illegio accoglie a braccia aperte gli studenti dell'Ateneo

Dall’8 al 21 ottobre. Don Alessio Geretti: «Segno di speciale attenzione e di sincero incoraggiamento». Il rettore De Toni: «Un’occasione da non perdere»

Ingresso gratuito per tutti gli studenti dell’Università di Udine dall’8 al 21 ottobre alla mostra internazionale d’arte “Padri e Figli” nella Casa delle Esposizioni di Illegio (frazione di Tolmezzo), grazie alla partnership tra l’Ateneo e l'associazione culturale Comitato di San Floriano di Illegio, dalla quale è già nato, ad esempio, il corso di perfezionamento postlaurea "Eikon".

«Avendo prolungato la mostra di Illegio ‘Padri e figli’, con capolavori da tutto il mondo, oltre la sua originaria data di chiusura – commenta il curatore scientifico dell’esposizione, don Alessio Geretti - è una gioia per noi invitare tutti gli studenti iscritti all'Università degli Studi di Udine a visitarla con ingresso gratuito. Illegio risponde così con grande entusiasmo – continua -, all’entusiasmo che in tanti hanno dimostrato e in particolare, con questo gesto, intende consolidare l'alleanza con l'Università del Friuli e investire sui nostri giovani e sulla loro cultura. Il nostro vuole essere un segno di speciale attenzione e di sincero incoraggiamento».

«La straordinaria mostra di Illegio – sottolinea il rettore dell’Università del Friuli, Alberto De Toni - può essere un'occasione da non perdere, come attestano le testimonianze ricevute dai numerosi visitatori italiani e stranieri, che dimostrano di amare la qualità e la profondità delle opere esposte nel paese carnico che è un gioiello d’ingegno e d’intraprendenza nella nostra montagna».

Il legame tra padri e figli e figlie è al centro dell’intero percorso espositivo, che attraverso opere emozionanti e colpi di scena d’arte fa rivivere le storie più incantevoli e struggenti, sublimi e torbide che come perenni monumenti rivelano cosa significhi realmente essere padre.

Sessanta le opere esposte, tra cui numerosi prestigiosi capolavori, provenienti dall’Italia e dall’estero (Belgio, Croazia, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Regno Unito), scelte in un arco temporale di ventiquattro secoli di storia dell’arte. Ventuno le opere estere mai esposte nel nostro Paese e quattro del tutto inedite al panorama degli studiosi d’arte (due di collezione privata londinese, una da collezione privata di Bruxelles e una di collezione privata milanese).

Notevole anche la presenza in mostra di un capolavoro drammatico noto al mondo intero, attraverso una sua impressionante e magistrale replica voluta dai Musei Vaticani e oggi conservata Bilbao in Spagna: il Laocoonte. Frutto di tre maestri provenienti da Rodi, ammirata a Roma nel palazzo dell’imperatore Tito, ritrovata nel 1506 e divenuta il punto di partenza di quelli che oggi chiamiamo Musei Vaticani. La percezione del coraggio del sacerdote Laocoonte, che nel tentativo di salvare i suoi figli sacrifica se stesso, trapasserà l’anima dei visitatori della mostra, che potranno per la prima volta studiare da vicino e sfiorare con mano i volumi perfetti di una delle sculture più famose e più incantevoli della storia.

Per gli studenti iscritti, basterà presentare alla cassa la tessera dello studente, che comprovi l’appartenenza a Uniud, per ricevere il biglietto gratuito ed entrare alla mostra. Per effettuare visite in gruppo, è opportuno prenotare per poter godere dell'orario più favorevole (tel 043344445, oppure mostra@illegio.it).

Da lunedì 8 ottobre, quindi, tutti i giorni – lunedì compresi –, la mostra rimarrà aperta con i consueti orari (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00, la domenica ore 9.00-20.00), sempre accompagnata dalle guide che prendono per mano il visitatore, «conducendolo dentro le opere d'arte – conclude il curatore –, dentro racconti famosi e toccanti di padri e di figli capaci di capirsi o incapaci di decifrarsi l'anima, perduti o ritrovati, chiamati dalla vita a investire tutto sulla più grande forza di un uomo: il cuore».

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