Il primo appuntamento mercoledì 6 aprile con Roberto Keller

Al via Cantiere invisibile 2022: cinque lezioni sui mestieri editoriali

Gli incontri sono aperti al pubblico

«Quando notiamo un libro su uno scaffale, lo prendiamo tra le mani e iniziamo a sfogliarlo, non sempre comprendiamo che abbiamo a che fare con un oggetto estremamente complesso: ogni dettaglio, dalla copertina e dallo spessore della carta fino alle parole scelte con cura, nasce dalla sinergia tra diversi professionisti che, insieme, mettono in moto silenziosamente il meccanismo di quel cantiere invisibile che è l’editoria». Con queste parole Alice Gardoncini docente di Editing e tecniche di redazione del corso di laurea in Lettere, curriculum Editoria e curatrice dell’evento, spiega l’obiettivo di Cantiere invisibile, il viaggio alla scoperta di alcune professioni del settore dell’editoria, che torna con la seconda edizione, pronta a svelare ulteriori sfaccettature di questo mondo tanto affascinante quanto misterioso. Oltre a dare nuovamente la parola a una editor e a un consulente editoriale, verranno presentate le figure del lettore di professione, del direttore editoriale e del traduttore. «Se è vero che il cammino nel mondo dell’editoria è arduo – commenta Gardoncini –, è vero anche che esistono ingressi molteplici e professioni diverse, spesso poco note».

Aperti al pubblico, tutti gli appuntamenti si terranno nell’aula Pasolini di palazzo di Toppo Wassermann in via Gemona, 92 a Udine e saranno trasmessi contemporaneamente in streaming. Si comincia mercoledì 6 aprile dalle 13.30 alle 16 con La linea editoriale di Roberto Keller (streaming https://bit.ly/36SynoS). Keller editore, fondata da Roberto Keller nel 2005, è una casa editrice indipendente di Rovereto, in Trentino. Fin dal principio si è occupata di traduzioni, ponendo l’accento sul bacino di letterature e culture mitteleuropee, con particolare attenzione alla tematica dei confini. Le collane che compongono il catalogo Keller - «Vie» e «Passi», «Reazione K», «K Essay» - rivelano tutta l’originalità di una piccola casa editrice che è riuscita a trovare il proprio spazio nel mercato grazie alla sua forte e riconoscibile identità. Durante l’incontro il direttore editoriale Roberto Keller farà luce su alcune dinamiche che muovono il mondo dei libri, a partire dal concetto chiave di linea editoriale.

Mercoledì 13 aprile dalle 13.30 alle 16 sarà la volta di Che cosa significa leggere per professione con Gabriele Di Fronzo, lettore editoriale e scrittore (streaming su https://bit.ly/3wJWMrE). La lettura viene quasi sempre percepita come un passatempo, raramente come professione: Gabriele Di Fronzo, lettore editoriale, spiegherà in cosa consiste il suo mestiere. Il lettore è la prima persona in casa editrice ad avere tra le mani il manoscritto, spesso anche l’ultima: suo compito principale è capire se il testo ha le potenzialità per diventare un libro o no. Di Fronzo è nato a Torino nel 1984, collabora con la Narrativa Italiana della casa editrice Einaudi e scrive per le pagine culturali del quotidiano Domani. Nel 2016 ha esordito con Il grande animale (Nottetempo, premio Volponi opera prima) e nel 2018 ha pubblicato Cosa faremo di questo amore (Einaudi). A maggio di quest’anno uscirà per Marsilio il suo nuovo romanzo, La samurai.

Mercoledì 27 aprile dalle 13.30 alle 16 Angela Rastelli, che lavora per la narrativa italiana di Einaudi editore, parlerà del Mestiere dell’editor (streaming su https://bit.ly/3tLkuS9). In un ciclo di lezioni sui mestieri editoriali non può mancare l’incontro con un editor, che rappresenta per così dire il cervello della casa editrice. Spesso la sua figura è vaga e ammantata di mistero. L’editor non è solamente colui che legge e rilegge un testo, che lo indaga e ne mette alla prova ogni aspetto; il suo compito è anche quello di supervisionare e coordinare l’intero processo editoriale, dalla scelta del manoscritto fino al rapporto con gli autori, gli agenti, i librai. Parlerà della sua professione Angela Rastelli, editor per la narrativa italiana di Einaudi Editore, dove lavora dal 2004. Ha collaborato con importanti autori e autrici, tra i quali Paolo Cognetti e Donatella Di Pietrantonio. Si definisce «un’accordatrice di strumenti altrui».

Mercoledì 4 maggio dalle 13.30 alle 16 si svolgerà Il piccolo laboratorio di traduzione con Norman Gobetti, traduttore e docente di traduzione (streaming su https://bit.ly/3wLgoeY). Le traduzioni rappresentano quasi un quarto della produzione complessiva dei libri in Italia oggi. Basterebbe questo dato per capire quanto l’attività di chi traduce sia una componente essenziale del “cantiere”. Norman Gobetti, esperto traduttore dall’inglese e insegnante di traduzione letteraria a Torino e Pisa, fornirà una panoramica su questo mondo, per poi guidare studenti e studentesse in un’attività concreta di confronto con il testo. Gobetti ha tradotto per varie case editrici (Einaudi, Neri Pozza e Mondadori) misurandosi con autori e autrici come Philip Roth, Mohsin Hamid, Daniel Mendelsohn, Sophie Mackintosh, Amitav Gosh e molti altri.

Infine, mercoledì 11 maggio dalle 13.30 alle 16 Domenico Scarpa consulente editoriale e contemporaneista parlerà di «In editoria sono monogamo»: il catalogo Einaudi e il catalogo di Calvino (streaming su https://bit.ly/3LjvLPF). Consulente editoriale e curatore di numerosi autori del Novecento italiano e non solo, Domenico Scarpa è uno tra gli studiosi più brillanti a essersi occupato delle figure novecentesche degli autori-editor, coloro che alla scrittura in proprio hanno abbinato il lavoro sui libri degli altri. Giunto al terzo anno di collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, i suoi interventi sono dedicati ad alcune figure chiave e ai momenti più significativi nella storia editoriale italiana del Novecento. Nel 2019 ha parlato del lavoro di Natalia Ginzburg, nel 2020 della nascita della casa editrice Einaudi, mentre quest’anno proporrà una conferenza su Italo Calvino.

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