Organizzato dal dipartimento di Area medica

Menopausa nel nuovo millennio, a Udine un convegno sulle innovative frontiere nel trattamento

L'evento intende esplorare le opportunità per affrontare al meglio una fase della vita ancora spesso piena di tabù

Garantirsi la migliore qualità di vita anche in menopausa, senza doverne semplicemente “sopportare” con rassegnazione la fisiologica comparsa, nonché le conseguenze: non solo è possibile ma addirittura doveroso, soprattutto alla luce delle innovative e numerose opportunità terapeutiche, farmacologiche e naturali, che le donne del nuovo millennio hanno a disposizione e verso cui è sempre più importante rivolgere l’attenzione.

Lo sa bene il Dipartimento di Area Medica – DAME dell’Università di Udine che proprio al tema ha dedicato un’intera giornata, con il supporto dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.

Mercoledì 27 aprile infatti, dalle ore 9, presso l’Hotel Là di Moret, specialisti dell’ASUFC e del territorio nazionale, esperti in endocrinologia, ginecologia ma anche in nutrizione e stili di vita declineranno il complesso argomento attraverso quattro ampie sessioni, aperte da altrettante letture magistrali, in un’ottica multi professionale.

«È importante far comprendere, oggi più che mai, che la menopausa non è una condizione patologica da subire passivamente - anticipa la responsabile scientifica del Congresso, Lorenza Driul, associato presso il Dipartimento di Area Medica e Direttore della SOC di Ginecologia e ostetricia dell’ASUFC – È invece un momento fisiologico della vita di una donna in cui, attraverso percorsi personalizzati ed opzioni sia farmacologiche che naturali, è possibile trattarne con successo i disagi tipici e le frequenti complicanze, attivandosi ancor prima della sua comparsa, in un’ottica preventiva».

E proprio al periodo che precede la menopausa, quando iniziano le caratteristiche endocrinologiche, biologiche e cliniche del suo approssimarsi, e soprattutto alle innovative opportunità di cura, sarà dedicata l’intera mattinata di lavori. Ad aprirli, anche una riflessione su come prepararsi all’inevitabile cambiamento determinato dal tempo, tema su cui l’Università di Udine ha da anni investito ampie risorse di ricerca attraverso la costituzione del Gruppo interdipartimentale Active Ageing coordinato da Gianluca Tell, ordinario di biologia molecolare presso il DAME.

Il trattamento della paziente oncologica in menopausa e l’osteoporosi saranno invece al centro della sessione pomeridiana che contemplerà anche un’ampia digressione sul ruolo della nutraceutica e sull’importanza di uno stile di vita che sappia accompagnare, supportandolo, questo nuovo capitolo esistenziale. 

«È doveroso ricordare che si tratta di una  fase della vita in cui una donna è ancora nel pieno delle sue attività – rimarca la Prof.ssa Driul sottolineando, allo stesso tempo, come il tema abbia già suscitato forte interesse corale; sono infatti oltre 200 gli iscritti, al momento – ed è dunque fondamentale non limitarsi a “sopportare” ma sviluppare un atteggiamento attivo che sappia guardare alle novità come possibili risorse per potersi prendere cura di se stesse al meglio puntando sulla sartorialità e dunque sulla massima personalizzazione degli interventi».

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