A 25 anni dalla scomparsa

Tarcisio Petracco, il tributo dell’Università di Udine al suo padre fondatore

Il ricordo del rettore, Roberto Pinton

Tarcisio Petracco

Il 5 gennaio 2022 ricorre il 25° anniversario della scomparsa di Tarcisio Petracco. In lui l’Università di Udine riconosce non solo il padre dell’Ateneo friulano – fondò il Comitato per l’università friulana nel 1972 - ma colui che seppe mobilitare l’orgoglio e la coscienza dei friulani perché rivendicassero il diritto a una propria università, quale motore indispensabile di progresso della propria terra.

Il suo pensiero fu sempre rivolto ai giovani e con una rara visione prospettica intuì quanto fosse necessario fornire loro gli strumenti per formarsi nel proprio ambiente per divenire, poi da qui, cittadini del mondo: un’idea tutt’altro che conservativa che vedeva nella alta formazione delle giovani generazioni il volano di sviluppo del Friuli.

A questo obiettivo dedicò anima e corpo e il suo insegnamento non va mai dimenticato: ancor più oggi l’Università del Friuli, cresciuta in questi anni come forse neppure lui avrebbe potuto immaginare, opera con grande impegno per costruire il futuro di giovani capaci di affrontare il mondo in continua evoluzione e arricchire la propria terra.

Il rettore, Roberto Pinton

 

 

La storia della nascita dell’Ateneo. L’Università di Udine è l'unico ateneo italiano istituito per volontà popolare. Dopo il sisma del 1976 che colpì il Friuli, la popolazione e le istituzioni locali si mobilitarono per raccogliere le firme necessarie (almeno 50 mila) per una proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere la nascita di un'università in Friuli. Alla fine le firme furono ben 125 mila. 

La prima legge di finanziamento della ricostruzione post terremoto, la Legge 548 dell’8 agosto 1977, sancì anche l’istituzione dell’Ateneo friulano. Il 6 marzo 1978, il decreto del Presidente della Repubblica 102, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 aprile 1978, avviò l'Università degli Studi di Udine, a partire dall’accademico 1978/1979. L’attività accademica iniziò il 1° novembre 1978 con le facoltà di Lingue e letterature straniere e Ingegneria. 

L’obiettivo dichiarato dell’Ateneo sin nel suo primo Statuto è quello di contribuire al progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli, e di divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli. 

Ma le iniziative per l’istituzione di un ateneo a Udine erano iniziate ben prima. Nel 1964 l’Ordine dei medici aveva chiesto l’istituzione di una Facoltà di Medicina. Nel 1965 cominciarono le prime manifestazioni e gli scioperi studenteschi. Il 27 novembre 1967 viene istituito con decreto prefettizio il Consorzio Universitario. Il 29 febbraio 1968 il Consorzio stipula una convenzione con l’Università di Trieste per il funzionamento a Udine della Facoltà di Lingue e letterature straniere. Il 10 febbraio 1972 viene costituito il Comitato per l’Università friulana su iniziativa di Tarcisio Petracco, insegnate, partigiano, intellettuale friulano considerato il padre fondatore dell’Università di Udine. Petracco propugnava la creazione di un’università autonoma a Udine. Così il Comitato promosse la raccolta di firme per avanzare una proposta di legge di iniziativa popolare. Il 15 luglio 1972 diventa definitiva la convenzione tra il Consorzio Universitario e Università di Trieste per l’attivazione del biennio della Facoltà di Ingegneria nella sede decentrata di Udine. 

Il 6 maggio 1976 il terremoto sconvolge il Friuli. La tragedia avrebbe potuto decretare la fine del progetto per l’università friulana. Invece gli dà la linfa necessaria e in breve tempo la proposta di legge raccoglie ben 125 mila firme. Nel 1978 con il DPR 102 vengono istituite le prime 5 facoltà: Lingue e letterature straniere; Ingegneria; Scienze matematiche fisiche e naturali; Agraria; Lettere e filosofia. Otto i corsi di laurea previsti: Lingue e letterature straniere; Ingegneria civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale; Ingegneria delle tecnologie industriali a indirizzo economico-organizzativo; Scienze dell’informazione; Scienze agrarie; Scienze della preparazione alimentare; Scienze della produzione animale; Conservazione dei beni culturali. 

L’attività accademica prende avvio il 1° novembre 1978 con le facoltà di Lingue e letterature straniere e Ingegneria. Gli studenti iscritti erano allora 607. Le facoltà istituite nel 1978 furono Agraria con il corso in Tecnologie Alimentari secondo in Italia ad essere attivato, Scienze matematiche, fisiche e naturali con la laurea in Informatica, la quinta in Italia e Lettere e filosofia con il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, il primo in Italia. Fin dalla sua nascita l’Università di Udine ha instaurato con il suo territorio un legame profondo, caratterizzato dalla condivisione e dalla collaborazione e sancito nel 1993 con lo Statuto di autonomia.

Oggi l’Ateneo può contare su 8 dipartimenti, la Scuola superiore, quasi 16 mila studenti, circa 670 fra docenti, ricercatori e collaboratori ed esperti linguistici e quasi 540 fra impiegati in ambito amministrativo, bibliotecario e tecnico e dirigenti. L’offerta didattica propone 79 fra corsi di laurea triennale (40), magistrale (36) e a ciclo unico (3); 22 scuole di specializzazione, 16 dottorati e 17 master.

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