Coinvolto il gruppo di ricerca “Turismo, cultura e sport” del Dies

Dinamiche psicologiche degli atleti di sport estremi e dei turisti d’avventura

L’Ateneo studia le motivazioni che influiscono sulla scelta di attività che rappresentano oggi un settore in continua espansione

Nell’ambito delle attività di studio del gruppo di ricerca “Turismo, cultura e sport” del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche (Dies) dell’Università di Udine, Andrea Moretti, Michela Mason e Francesco Raggiotto hanno individuato nel turismo d’avventura e negli sport estremi un tema di ricerca meritevole di approfondimento. Tali fenomeni, infatti, tendono a mostrare una crescita continua: i ricercatori pensano che, entro il 2050, il turismo d’avventura avrà coperto almeno il 50% del mercato dei viaggi.

«Questo settore dell’industria turistica – spiega Francesco Raggiotto, dottorando di ricerca in management - presenta delle interessanti peculiarità in termini di analisi del comportamento di consumo. Soprattutto per quanto riguarda i giovani, alla ricerca di situazioni adrenaliniche volte a mettere alla prova le proprie capacità psicofisiche e che si spingono in tal modo a sfidare i propri limiti. La finalità dello studio è, infatti, proprio quella di approfondire come le dinamiche psicologiche possano esplicarsi ed impattare sul comportamento di consumo».

In questo contesto si inserisce anche l’esperienza del Triathlon Internazionale di Bardolino, svoltosi il 17 e 18 giugno scorsi in Veneto: per il secondo anno consecutivo, l’Università di Udine ha patrocinato questo evento sportivo, uno dei più longevi ed importanti a livello internazionale nella disciplina.  Durante l’evento è stato chiesto agli atleti di compilare un questionario con lo scopo di approfondire dinamiche psicologiche e motivazionali legate alla pratica degli sport d’avventura.

Il questionario è stato somministrato da alcuni studenti del corso di studio in Marketing del turismo culturale nell’ambito del corso di laurea triennale in Scienze e tecniche del turismo culturale, coordinati sul posto da Francesco Raggiotto. «L’esperienza – dice Raggiotto - ha visto un’accoglienza e una collaborazione molto positive da parte dell’organizzazione e degli atleti, concludendosi con un rinnovo della collaborazione tra il comitato organizzatore e la nostra università per il 2017».

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