Nell’ambito del progetto di ricerca ‘Pangea’ con partner italiani e sloveni

Invecchiamento sano e di qualità: a Gemona del Friuli tre giorni di test psico-fisici su 150 persone

Dal 5 al 7 dicembre presso il polo di scienze motorie
e dello sport dell’Ateneo

Centocinquanta persone tra i 60 e gli 80 anni, dal 5 al 7 dicembre parteciperanno a Gemona del Friuli a una serie di test dell’Università di Udine per valutare il loro stato di salute psico-fisico nell’ambito del progetto di ricerca Interreg ‘Pangea’ con partner italiani e sloveni. Scopo del progetto “Attività fisica e nutrizione per un invecchiamento di qualità” (Pangea – www.pangeaeu.org) è definire fattori, iniziative e linee guida che favoriscano sani stili di vita per la terza e quarta età.

I partecipanti, cittadini di Gemona del Friuli e comuni limitrofi, hanno aderito volontariamente all’iniziativa che prevede quale ulteriore requisito, oltre alla fascia d’età 60-80 anni, la capacità di camminare autonomamente e senza pausa per 2 chilometri. Le prove saranno coordinate da Stefano Lazzer, referente dell’Ateneo del progetto ‘Pangea’ e ricercatore del dipartimento di Scienze mediche e biologiche. I test si terranno, con inizio alle 7, presso la Casa dello studente della cittadina (piazzale Simonetti 2), sede del polo di scienze motorie e dello sport dell’Università di Udine, e in un laboratorio mobile.

Sono previsti due tipi di prove: una breve di un’ora e una lunga di tre ore. I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi, denominati ‘base’ e ‘complesse’, in base alle risposte fornite a un questionario compilato in precedenza. I test includono dei questionari per conoscere lo stile di vita dei partecipanti, un prelievo ematico, test cognitivi e psicologici, prove di forza, potenza muscolare, equilibrio, flessibilità articolare e resistenza allo sforzo, e misurazioni antropometriche per conoscere peso, statura, circonferenza e composizione corporea (massa magra e massa grassa) dei soggetti. I soggetti del gruppo ‘complesse’ saranno sottoposti anche a un test da sforzo incrementale al cicloergometro con rilevazione degli scambi respiratori e della frequenza cardiaca ed elettrocardiogramma finale. Tutti i test saranno supervisionati da personale medico e paramedico per garantire la massima sicurezza dei partecipanti. Complessivamente il progetto ‘Pangea’ prevede test su circa mille soggetti sani equamente suddivisi tra i partner italiani e sloveni dello studio.

La ricerca coinvolge, per la parte italiana le università di Udine, Trieste, Ferrara, Padova e il Comune di Ferrara; per parte slovena l’Università del Litorale di Capodistria, l’Istituto sloveno di salute pubblica, i Comuni di Capodistria e Kranj e l’Ospedale generale di Isola. ‘Pangea’ è finanziato, nell’ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

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