Coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari ambientali e animali
Irrigazione razionale e gestione del suolo in viticoltura transfrontaliera
Al via il progetto Irrigavit: 11 dicembre, ore 15, Corno di Rosazzo
Lunedì 11 dicembre, alle 15, a Corno di Rosazzo, presso Villa Nachini Cabassi, sede del partner Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo, si terrà la conferenza iniziale del progetto di capitalizzazione del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, intitolata “IRRIGAVIT - Irrigazione razionale e gestione del suolo in viticoltura transfrontaliera".
Il progetto, avviato il 1° ottobre, è coordinato da Dipartimento di Scienze agroalimentari ambientali e animali dell’Università di Udine e unisce Università Ca’ Foscari di Venezia, Kmetijski Inštitut Slovenije e Geodetski Inštitut Slovenije, che già avevano collaborato al progetto “ACQUAVITIS - Soluzioni innovative per l’uso efficiente dell’acqua in viticoltura transfrontaliera”, e i due nuovi partner RRA SEVERNE PRIMORSKE d.o.o. Nova Gorica e Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo.
«La viticoltura nell'area transfrontaliera affronta sfide climatiche e siccità crescenti che possono compromettere la qualità e la quantità delle uve. Nel precedente progetto ACQUAVITS, per ottimizzare il bilancio idrico dei vigneti, ci siamo serviti di tecnologie verdi e, con un approccio ecosistemico, abbiamo sviluppato protocolli innovativi d’irrigazione e gestione del suolo in tre importanti zone viticole: Vipavska Dolina, Carso e Friuli Basso», spiega il professor Paolo Sivilotti del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano, che è anche il Project Manager progettuale.
Il nuovo progetto IRRIGAVIT mira ad ottimizzare e trasferire queste strategie di resilienza in nuove aree di grande interesse – Colli Orientali e Brda – per dare supporto professionale nell’affrontare l’adattamento ai cambiamenti climatici ai principali decisori politici e alle parti interessate del settore agricolo. Obiettivo finale del progetto: creare nuove linee guida che i viticoltori possano applicare nell’area transfrontaliera e in altri territori più ampi.
«La viticoltura rappresenta un settore economico cruciale nell'area transfrontaliera e la crisi climatica ci spinge a adottare buone pratiche di gestione idrica basate sui principi di sostenibilità del Green Deal Europeo e delle Strategie di mitigazione», commenta Mariano Paladin, direttore del Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo nonché Communication Manager del progetto, che aggiunge: «I partner scientifici trasmetteranno queste nuove conoscenze ai viticoltori attraverso prove sul campo, incontri e videolezioni. Nei prossimi due anni organizzeremo incontri, eventi e convegni internazionali che coinvolgeranno viticoltori, operatori, rappresentanti delle politiche agricole, studiosi e giornalisti del settore».
La conferenza progettuale inizierà con i saluti da parte delle autorità locali e dei responsabili/direttori dei Partner e proseguirà con la presentazione dei partner, del progetto e delle attività previste dal progetto biennale. La conferenza è aperta a tutti e si concluderà con un rinfresco e momenti di convivialità e networking.