4 Luglio 2007
Cerimonia giovedì 5 luglio con l’assessore Roberto Cosolini
Donne e carriera tecnico-scientifica, premi di studio dalla Regione
A 75 studentesse premi di iscrizione da 500 euro
A fine anno assegnazione dei premi di frequenza
Sessantotto studentesse della facoltà di Ingegneria e sette della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’università di Udine, immatricolate nell’anno accademico 2006-2007 al primo anno di corso di studi, riceveranno un premio del valore di 500 euro ciascuna nell’ambito del progetto “Donne, scienze e tecnologie”, finanziato dalla Regione FVG tramite il Fondo Sociale Europeo. La cerimonia si svolgerà domani giovedì 5 luglio alle 11 nell’aula G del polo scientifico dei Rizzi, in via delle Scienze 208 a Udine, alla presenza del pro-rettore Maria Amalia D’Aronco, dell’assessore regionale per l’Università e ricerca, Roberto Cosolini, dei presidi di Ingegneria e Scienze, Alberto Felice De Toni e Carlo Tasso, e delle professoresse Francesca Soramel e Rossana Vermiglio, responsabili del progetto per le due facoltà.
I premi sono stati pensati come incentivo per le ragazze a immatricolarsi ai corsi di laurea di carattere tecnico scientifico. Infatti, negli ultimi anni, a fronte di una crescente richiesta da parte del mondo del lavoro di laureati in ambito tecnico-scientifico, si è verificato a livello nazionale «il preoccupante fenomeno – dice Soramel - del calo delle immatricolazioni proprio nei corsi di laurea a carattere tecnico-scientifico. Il prolungarsi nel tempo di questa situazione comporta il rischio di notevoli ritardi nello sviluppo del nostro Paese». Inoltre, «si è constatato – sottolinea Soramel – che le donne che intraprendono la carriera scientifica, pur essendo per motivi storici, cultutrali e sociologici meno attratte da questo tipo di carriera, risultano tuttavia più determinate nel portare avanti le proprie scelte e conseguono risultati nettamente migliori rispetto ai loro colleghi uomini. Di conseguenza risulta strategico per lo sviluppo del Paese avviare un maggior numero di ragazze alle carriere tecnico-scientifiche».