Intitolato all’europeista friulano Guido Comessatti

Inaugurato il Centro di documentazione europea, finestra dell'università sulle istituzioni comunitarie

Strumento al servizio di studenti, docenti, mondo della scuola e sistema delle imprese

Il rettore: «Rafforza la politica di internazionalizzazione dell’ateneo permettendo
di accedere liberamente alle fonti informative sull’Unione europea»

Un presidio informativo strategico per far conoscere meglio a tutti i cittadini le istituzioni e le politiche dell’Unione europea e per promuovere e sviluppare l’insegnamento e la ricerca sull’integrazione europea. È il Centro di documentazione europea (Cde) dell’università di Udine. Un nuovo strumento attivato dall’ateneo, sulla base di un accordo con la Commissione europea, al servizio della comunità accademica e del territorio, aperto al mondo della scuola e al sistema delle imprese. I Cde sono una delle reti informative della Commissione e vengono istituiti presso università e istituzioni di insegnamento superiore dei Paesi membri. Il Centro, inaugurato oggi dal rettore Cristiana Compagno, è intitolato all’europeista friulano Guido Comessatti, scomparso nel 1986. Il Cde ha sede presso il Centro bibliotecario per la formazione e la didattica dell’università.
 
«Il Centro di documentazione – ha detto Compagno – sarà la finestra del territorio sull’Europa. La sua istituzione contribuisce a rafforzare la politica di internazionalizzazione dell’ateneo che si mette al servizio del territorio. È un’opportunità per cittadini, studenti e docenti di accedere liberamente a fonti informative e occasioni formative sul e dell’Unione europea». All’inaugurazione erano presenti anche gli europarlamentari Giovanni Collino e Debora Serracchiani e il presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo, Pier Virgilio Dastoli, già direttore della Rappresentanza della Commissione europea in Italia.
 
Il Cde gestirà e metterà a disposizione, mediante consultazione e prestito, documenti e pubblicazioni delle istituzioni comunitarie, in versione cartacea ed elettronica: dalla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ai documenti della Commissione e del Parlamento europeo, dai Trattati fino alle monografie e ai periodici di argomento comunitario. Il Centro offrirà anche un servizio di ricerca bibliografica specialistico, attraverso ricerche su fonti on-line, e di orientamento per la consultazione del materiale comunitario. Realizzerà inoltre attività di informazione e formazione su tematiche europee. Il Cde si trova in via Margreth 3 a Udine ed è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12, lunedì e mercoledì anche al pomeriggio dalle 15 alle 18. Per informazioni: http://www.uniud.it/extra/cde/.
 
«L’avvio del Cde è il primo esito concreto della politica di collaborazione con il territorio che il Sistema bibliotecario dell’ateneo ha avviato negli ultimi due anni – ha rilevato il suo presidente Ludovico Rebaudo – Il Cde è aperto al sistema delle imprese e, soprattutto, al mondo della scuola: proprio per questo è stato creato all’interno del Centro bibliotecario per la formazione e la didattica».
 
«L’istituzione del Cde - ha sottolineato il responsabile accademico Claudio Cressati – rappresenta un altro elemento di quel processo di europeizzazione della formazione superiore in cui il nostro ateneo sta raggiungendo risultati sempre più significativi. Lo abbiamo dedicato a Guido Comessatti per rendere omaggio all’acume e alla dedizione di un grande europeista friulano».
 
Guido Comessatti (1900-1986), udinese, farmacista per professione fu federalista europeo per vocazione. Simpatizzante del movimento antifascista "Giustizia e Libertà", aderì al Partito d'Azione e nell'immediato dopoguerra fu direttore di "Libertà", il quotidiano del Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Udine. Amico e corrispondente di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi, autori con Eugenio Colorni del “Manifesto di Ventotene”, dopo lo scioglimento del PdA consacrò il suo impegno politico per quasi un quarantennio all'europeismo militante. Fu dirigente italiano ed europeo delle organizzazioni federaliste e in Friuli ne fu il rappresentante più autorevole e tenace. Svolse un’intensa attività pubblicistica sul periodico "Rassegna europea" che ospitava i contributi dei maggiori esponenti del pensiero e dell’azione federalista.

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