Appuntamento giovedì 6 maggio a palazzo Florio a Udine

Unione europea e Dichiarazione Schuman, bilancio di 60 anni di integrazione graduale

Successi e limiti sul piano politico-istituzionale ed economico-monetario

In occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Schuman, punto di partenza dell’integrazione europea, l’Università di Udine in collaborazione con l’Accademia europeista del Friuli Venezia Giulia, organizza un seminario sul tema “L’Unione europea: il funzionalismo funziona?”. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, si terrà giovedì 6 maggio alle 16.45 nella sala Florio di palazzo Florio, in via Palladio 8 a Udine. Interverrà Mario Patrono, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Roma “La Sapienza”.
 
Il metodo politico-istituzionale del “funzionalismo”, indicato nella Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, si è tradotto nella costruzione per gradi dell’Unione europea attraverso l’integrazione di singole funzioni politiche ed economiche dei vari Stati partecipanti. «Il seminario – spiegano gli organizzatori, Laura Montanari, docente di Diritto pubblico comunitario, e Claudio Cressati, titolare della cattedra Jean Monnet in “Governo e politiche dell’Unione europea” – vuole rappresentare un momento di riflessione su quanto realizzato da allora, sui successi e sui limiti dell’integrazione funzionale, in un momento cruciale per l’Europa, sul piano politico-istituzionale e su quello economico-monetario».
 
Il 9 maggio 1950 il ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, facendo proprio un progetto di Jean Monnet, lanciava la proposta, poi chiamata Dichiarazione Schuman, di creare una comunità che mettesse insieme l’industria carbo-siderurgica dei paesi dell’Europa occidentale. Si voleva così rendere impossibile il ripetersi dei conflitti del recente passato (in particolare tra Francia e Germania) e gettare le basi per quella che sarebbe dovuta diventare una vera e propria federazione europea.
 
Il professore Mario Patrono è ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dove insegna anche Diritto dell’Unione europea e Diritto delle organizzazioni internazionali. Già docente presso la Libera università degli studi sociali (Luiss) “Guido Carli” di Roma, è stato anche visiting professor all’Università di Wellington (Nuova Zelanda). Dal 1990 al 1994 è stato componente del Consiglio superiore della magistratura in qualità di componente eletto dal Parlamento. Nel 2001 ha partecipato ai lavori della Commissione sui Diritti umani operante presso il Ministero degli Affari Esteri. Ha fatto parte della Commissione di studio istituita nel 2006 dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, con il compito di elaborare proposte riguardanti la revisione e il miglioramento della vigente legislazione elettorale.

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