Ateneo, Associazione biblioteca austriaca e Forum austriaco di cultura
Ingeborg Bachmann e Ilse Aichinger, letteratura e amicizia
Conferenza il 20 febbraio, alle 16:30, a Palazzo Antonini
Il rapporto tra Ingeborg Bachmann e Ilse Aichinger, due autrici fondamentali nel panorama letterario austriaco e tedesco, sarà al centro della conferenza che si terrà all’Università di Udine martedì 20 febbraio, alle 16:30, nell’aula M3 di Palazzo Antonini (via Petracco 8). A parlarne sarà Christine Frank, docente di letteratura tedesca alla Freie-Universität di Berlino e all’Università di Vienna. La conferenza è intitolata “Mirjam – Una poesia in regalo. Il rapporto tra Ingeborg Bachmann e Ilse Aichinger”. L’incontro, in lingua tedesca, è organizzato dall’Associazione Biblioteca Austriaca con il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’Ateneo e il Forum Austriaco di Cultura di Milano. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta streaming al link.
Christine Frank si concentrerà sulla poesia dal titolo “Mirjam”, inviata ai coniugi Aichinger e Eich da Bachmann in occasione della nascita dell’omonima figlia. Approfondirà la lirica e definirà la fondamentale importanza di due poetesse che hanno caratterizzato in maniera decisiva la letteratura austriaca del secondo dopoguerra. La conferenza è il primo appuntamento del ciclo primaverile dell’Associazione Biblioteca Austriaca.
Amicizia e scrittura - Autrici di fondamentale rilevanza all’interno del panorama letterario austriaco e tedesco, le due amiche Ilse Aichinger (1921-2016) e Ingeborg Bachmann (1926-1973), hanno alle loro spalle due passati molto diversi. Aichinger, famosa soprattutto per il suo romanzo “La speranza più grande”, era una halbjudin, ebrea da parte di madre, e visse le atrocità dell’Olocausto all’interno della propria famiglia. Bachmann, nota poetessa e autrice radiodrammatica, proveniva da una famiglia asburgica, il cui padre entrò a far parte del partito nazionalsocialista, innescando così un duraturo rapporto di risentimento con l’emancipata figlia. Le due colleghe si incontrarono per la prima volta nella cerchia di studiosi di Vienna nel secondo dopoguerra, lavorando fin da subito insieme all’interno di un contesto giornalistico e letterario. Entrambe si contraddistinsero per le loro grandi capacità autoriali, esercitando un ruolo cruciale nel gruppo viennese di Hans Weigel prima e nel rilevante Gruppo 47 poi.
Insignite di svariati e rilevanti premi letterari, Ilse e Ingeborg si sostennero sempre nel lavoro, così come nella vita personale, ma la loro posizione come prime donne all’interno del panorama letterario e culturale dell’epoca le rese anche rivali agli occhi degli altri. La loro relazione continuò negli anni attraverso un fitto scambio epistolare, spesso comprendente anche il collega e marito di Aichinger Günter Eich (“Halten wir einander fest und halten wir alles fest”, 2021). Bachmann si spostò infatti per molto alla ricerca di una propria patria e una propria identità, tornando in Austria e in Germania di tanto in tanto. Un’amicizia così stretta e duratura finì senza chiare spiegazioni intorno agli inizi degli anni Sessanta.
Christine Frank ha cominciato la sua carriera accademica presso l’Università di Erlangen-Nürnberg, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in letterature comparate. Nel 2008 ha ottenuto l’abilitazione in letteratura tedesca moderna e in letterature comparate. Ha lavorato in seguito in Giappone (Università di Tokyo e di Waseda a Tokyo, Università di Kyushu a Fukuoka) e negli Stati Uniti (Università dell’Iowa e di Cincinnati). Fra i tanti ambiti di studio, Frank si interessa in particolare di Ilse Aichinger approfondendo inoltre il transfer culturale ovest-est (con particolare attenzione all’amato Giappone) e l’analisi letteraria digitale. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano “Berlin im Krisenjahr 1923. Parallelwelten in Literatur, Wissenschaft und Kunst e Konstellationen österreichischer Literatur: Ilse Aichinger” (redatto con Sugi Shindo).